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Da sempre appassionato di cibo, vino e di tutto quello che ci ruota attorno, per un paio di decenni ho fatto il giornalista, occupandomi però di cronaca e amministrativa. Poi, a un certo punto, ho deciso di cambiare strada. Ora sono sommelier in un posto davvero grazioso, scrivo per una rivista dove, escluso il sottoscritto, lavora gente fantastica, mi occupo di consulenze per il settore dell'advertising e collaboro come advisor con alcune realtà locali. Per il resto sono una gran brutta persona: materialista convinto, un’allergia profonda per tutte le pseudoscienze e la ferma convinzione che i fiori di Bach siano buoni per condirci l’insalata e che alla pulizia dell’aura sia sempre preferibile una buona igiene intima.